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BYD, il produttore cinese d’auto elettriche, guarda alla Turchia: una mossa strategica

Nella costante ricerca di nuove opportunità, il produttore cinese di auto elettriche BYD sta valutando l’opzione di aprire una fabbrica in Turchia. L’obiettivo è sfruttare non solo la posizione strategica del paese, ma anche evitare i dazi sulle importazioni dell’Unione Europea che colpiscono le auto elettriche provenienti dalla Cina. Le informazioni provengono da fonti anonime del governo turco, diffuse dall’agenzia di stampa Bloomberg, che hanno rivelato i piani dell’azienda di Shenzhen.

La nuova fabbrica BYD in Turchia: una strategia vincente

Secondo quanto riportato da Bloomberg, BYD è pronta a stabilire la sua nuova sede produttiva nella provincia di Manisa, situata nella penisola anatolica. L’investimento previsto supera i 900 milioni di euro e, grazie agli accordi commerciali tra Turchia e Unione Europea, l’azienda potrebbe beneficiare dell’eliminazione delle tasse sull’import-export, rendendo i suoi veicoli più competitivi sul mercato europeo. Sebbene l’annuncio ufficiale dovrebbe essere fatto a breve da Recep Tayyip Erdogan, presidente turco, al momento né BYD né il governo turco hanno commentato queste voci. Si conoscono solo la location e i costi del progetto, mentre risultano ancora sconosciuti i modelli di auto che verranno prodotti e la capacità produttiva della fabbrica.

La tattica di BYD: una strategia di espansione intelligentemente studiata

Questa mossa rappresenta una risposta diretta alla decisione dell’Unione Europea di imporre una sovrattassa del 17,4% sui veicoli elettrici cinesi, aggiungendosi al precedente dazio del 10%. La Turchia stessa aveva programmato una misura simile, ma l’ha ritirata dopo un colloquio tra Erdogan e Xi Jinping, presidente cinese. Con l’apertura della fabbrica in Turchia, BYD raddoppia la sua presenza produttiva in Europa e dintorni. L’azienda aveva già annunciato l’apertura di uno stabilimento in Ungheria all’inizio dell’anno, programmato per il 2026. Questo impianto ungherese produrrà modelli economici come la *Seagull, destinata a essere venduta anche in Italia a partire dal prossimo anno a un prezzo estremamente competitivo.*

La mossa di BYD in Turchia si rivela un’accurata strategia aziendale non soltanto per evitare i dazi imposti dall’UE, ma anche per consolidare la sua presenza nel mercato europeo, sfruttando la posizione geografica chiave della Turchia come ponte tra Europa e Asia.

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